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Ginocchiera da lavoro: perché non basta più nel 2025

Ginocchiera da lavoro: perché non basta più nel 2025

Lavorare in ginocchio, un rischio sottovalutato

Stare in ginocchio per lunghi periodi non è solo scomodo: è un comportamento ripetuto che, nel tempo, può compromettere seriamente la salute articolare e muscolare, e la ginocchiera da lavoro non è più sufficente. Nonostante ciò, questa postura viene spesso considerata come un male necessario, parte integrante di molte professioni manuali. Il rischio reale, però, è ampiamente sottovalutato.

Lavorare inginocchiati o piegati comporta uno sforzo continuo per il sistema muscolo-scheletrico, in particolare per le articolazioni delle ginocchia, la zona lombare della colonna vertebrale e i muscoli delle gambe. Questo tipo di stress meccanico non si manifesta subito, ma accumulandosi giorno dopo giorno, può dare origine a patologie croniche che richiedono trattamenti lunghi e costosi, e in alcuni casi, anche l’abbandono anticipato della propria attività lavorativa.

Le statistiche confermano la gravità del problema: secondo l’INAIL, oltre la metà delle malattie professionali denunciate annualmente in Italia riguarda disturbi muscolo-scheletrici, spesso legati a movimenti ripetitivi o posture scorrette mantenute per periodi prolungati. Allo stesso tempo, l’EU-OSHA sottolinea come le posizioni statiche, come l’inginocchiamento, rientrino tra le principali cause di usura precoce articolare nei lavoratori manuali.

In sostanza, ciò che oggi può sembrare un semplice indolenzimento temporaneo, domani potrebbe diventare una limitazione permanente. È dunque fondamentale iniziare a guardare al lavoro in ginocchio non come una necessità inevitabile, ma come una condizione che richiede soluzioni intelligenti e preventive.

Ginocchiera da lavoro: utili ma non risolutive

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Un artigiano con la ginocchiera da lavoro. Accanto il carrellino system relax.

Le ginocchiere da lavoro rappresentano uno degli accessori più utilizzati dai professionisti che operano a contatto con il suolo. Costruite generalmente in materiale plastico rigido con una leggera imbottitura interna, servono a proteggere la rotula da urti e superfici dure. Tuttavia, il loro impatto reale sulla salute articolare è limitato.

Infatti, queste protezioni agiscono solo in modo superficiale, fungendo da barriera tra la pelle e il pavimento, ma non intervengono sulle cause profonde del disagio: la pressione costante sul ginocchio, la postura rigida, la mancanza di sostegno per schiena e glutei.

Il rischio maggiore è che le ginocchiere tradizionali, pur offrendo un minimo di sollievo, diano la falsa impressione di essere sufficienti a proteggere il corpo. La verità è che, se utilizzate da sole per ore di lavoro quotidiano in ginocchio, non impediscono l’insorgere di patologie croniche.

Uno studio pubblicato su BMJ Occupational & Environmental Medicine ha dimostrato che i lavoratori esposti a posizioni inginocchiate prolungate hanno una probabilità doppia di sviluppare gonartrosi, e che l’uso di sole ginocchiere non riduce significativamente questo rischio.

Inoltre, secondo la Società Italiana di Medicina del Lavoro, le attività che comportano carichi statici articolari prolungati — come l’inginocchiamento o la flessione continua del busto — sono da considerare tra i fattori più pericolosi per la salute muscolo-scheletrica, soprattutto se non supportate da strumenti ergonomici adeguati.

In conclusione, la ginocchiera da lavoro sono un primo passo verso la protezione, ma da sole non bastano. Per chi trascorre diverse ore al giorno in questa posizione, è necessario pensare in termini di ergonomia avanzata: strumenti capaci di distribuire il peso, sostenere la postura e ridurre il carico su ginocchia, schiena e articolazioni.

Serve un cambio di prospettiva: ergonomia e prevenzione non solo ginocchiera da lavoro

Nel mondo del lavoro moderno, la prevenzione non può più essere un’opzione: è una necessità. In particolare, per tutte le mansioni manuali che implicano posizioni scomode e ripetitive, come l’inginocchiamento prolungato, è essenziale ripensare completamente l’approccio alla protezione e al supporto del corpo che vada oltre la semplice ginocchiera da lavoro.

La semplice protezione localizzata offerta da una ginocchiera non è più sufficiente. Serve una visione più ampia, basata su principi di ergonomia applicata, che consideri il corpo come un sistema integrato. Questo significa introdurre soluzioni capaci di supportare l’intera postura, distribuire meglio il carico muscolare e ridurre al minimo lo stress articolare.

Secondo l’European Agency for Safety and Health at Work (EU-OSHA), l’ergonomia sul posto di lavoro è uno dei fattori più determinanti per la prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici. L’adozione di strumenti ergonomici migliora le condizioni lavorative e contribuisce a diminuire l’assenteismo, riducendo il rischio di patologie professionali di lunga durata.

Un dispositivo ergonomico avanzato, al contrario di una semplice protezione, non si limita ad attutire il contatto col suolo, ma interviene attivamente sulla postura, garantendo:

  • un migliore allineamento della colonna vertebrale;
  • una riduzione della pressione su ginocchia e anche;
  • una maggiore libertà di movimento;
  • una distribuzione più efficace del peso corporeo.

Come affermato anche dalla Società Italiana di Ergonomia, l’ergonomia moderna deve anticipare il problema, progettando ambienti e strumenti che si adattino alle persone e non il contrario.

Adottare supporti ergonomici intelligenti significa non solo prevenire dolori e infortuni, ma investire in efficienza, produttività e qualità del lavoro. Un corpo che lavora in modo sano è un corpo che lavora meglio, più a lungo e con meno rischio. Cambia adesso la tua ginocchiera da lavoro con qualcusa di più efficace.

Chi è più a rischio: una panoramica completa sulle categorie professionali più esposte che utilizzano ginocchiera da lavoro

Non tutte le professioni sono uguali quando si parla di rischi posturali. Alcune categorie di lavoratori sono strutturalmente esposte a posture inginocchiate o piegate, per molte ore ogni giorno, per anni dove nemmano una ginocchiera da lavoro basta. E proprio queste categorie, secondo i dati raccolti dall’EU-OSHA, sono le più soggette a sviluppare disturbi muscolo-scheletrici di varia entità.

Piastrellisti, pavimentisti e posatori

un piastrellista usa una ginocchiera da lavoro ma non è sufficente per prevenire problemi alla schiena e alle ginocchia.
Piastrellista che utilizza la ginocchiera da lavoro.

Tra i più colpiti ci sono i posatori di pavimenti, che trascorrono gran parte della giornata in ginocchio, spesso su superfici dure, fredde e irregolari. Il continuo carico sulle ginocchia e la necessità di movimenti ripetitivi con le mani e le braccia espongono anche spalle e cervicale a tensioni croniche. La classica ginocchiera da lavoro non risolve affatto il problema.

Meccanici, gommisti, carrozzieri

un meccanico usa una ginocchiera da lavoro ma non è sufficente per prevenire problemi alla schiena e alle ginocchia.
Usi la ginocchiera da lavoro e soffri di mal di schiena? Trova la soluzione migliore.

Chi lavora nel settore dell’autoriparazione è spesso costretto a operare a terra o in spazi ristretti, senza possibilità di alzarsi frequentemente. La posizione inginocchiata o piegata è aggravata dall’uso di attrezzi pesanti e dall’obbligo di mantenere la concentrazione su dettagli minuti, in condizioni che possono durare ore.

Elettricisti, installatori e impiantisti

un elettricista usa una ginocchiera da lavoro ma non è sufficente per prevenire problemi alla schiena e alle ginocchia.
Elettricista in posizione scomoda anche se ha la ginocchiera da lavoro

Durante la posa di cavi, la realizzazione di impianti o l’installazione di dispositivi a pavimento, anche questi professionisti si trovano spesso a operare in ginocchio o piegati su superfici basse. Il lavoro è complesso, ripetitivo e richiede posture asimmetriche prolungate che aumentano il rischio di squilibri muscolari e compressioni articolari.

Idraulici e tecnici della manutenzione

un idraulico usa una ginocchiera da lavoro ma non è sufficente per prevenire problemi alla schiena e alle ginocchia.
Se sei un idraulico e usi la classica ginocchiera da lavoro continuerai ad avere tensioni lombosacrali.

Queste figure si ritrovano a operare spesso in spazi angusti: sotto lavelli, dentro cavedi, in impianti e intercapedini. Le ginocchia poggiano su superfici dure per lunghi periodi e la schiena è costantemente flessa in avanti, aumentando drasticamente il rischio di ernie lombari e tensioni lombosacrali.

Operatori di logistica, addetti alle pulizie, allestitori

un addetto alle pulize usa una ginocchiera da lavoro ma non è sufficente per prevenire problemi alla schiena e alle ginocchia.
Anche con la ginocchiera da lavoro l’addetto alle pulizie assuma una postura rigida.

Mansioni che impongono movimenti continui verso il basso, trasporto di oggetti da terra, pulizia a pavimento o montaggio a livello del suolo, espongono anch’esse a posture inginocchiate ripetitive. In particolare, negli ambienti produttivi e logistici, il tempo disponibile per le pause è spesso ridotto, aggravando il sovraccarico biomeccanico.

Artigiani e lavoratori autonomi

artigiano

Molti artigiani non hanno accesso a postazioni di lavoro ergonomiche fisse. Lavorano ovunque serva: in cantiere, in casa del cliente, in spazi improvvisati. Per questo motivo sono tra i più vulnerabili: spesso trascurano i primi segnali di disagio fisico e tendono a normalizzare dolori e indolenzimenti.

In tutte queste categorie, il denominatore comune è la mancanza di strumenti di supporto realmente efficaci. La consapevolezza dell’importanza della prevenzione è ancora bassa, ma è proprio in questi ambienti che l’introduzione di sistemi ergonomici intelligenti può fare la differenza tra una carriera lavorativa lunga e in salute o una compromessa da patologie croniche.

Un approccio intelligente: ergonomia che accompagna, non limita

L’evoluzione dell’ergonomia nel lavoro manuale non deve essere vista come una limitazione della libertà di movimento, ma come una vera e propria alleata della performance e della salute. Il concetto tradizionale secondo cui l’ergonomia impone vincoli è superato: oggi gli strumenti ergonomici sono progettati per seguire e accompagnare i gesti naturali del corpo, non per costringerli.

Secondo la Società Italiana di Ergonomia e Fattori Umani (SIE), l’ergonomia moderna ha l’obiettivo di ottimizzare l’interazione tra l’individuo e l’ambiente lavorativo, riducendo lo sforzo fisico e migliorando la qualità delle azioni svolte. In altre parole, il dispositivo ergonomico non sostituisce il corpo, ma lo aiuta a lavorare in modo più efficiente e sicuro.

Questo approccio è particolarmente importante per i lavori in ginocchio o piegati, dove anche piccoli adattamenti nella postura possono fare una grande differenza. I dispositivi di supporto, non una semplice ginocchiera da lavoro, devono:

  • essere leggeri, mobili e adattabili al contesto operativo;
  • ridurre lo stress su ginocchia, bacino e zona lombare;
  • migliorare il comfort prolungato senza compromettere la produttività;
  • facilitare movimenti ripetitivi, traslazioni e spostamenti rapidi.

Un esempio di questo principio è rappresentato dai supporti mobili multifunzionali che combinano imbottiture anatomichepiani d’appoggio per i glutei, e sistemi di ruote multidirezionali, permettendo all’operatore di lavorare vicino al suolo ma in modo dinamico e sicuro.

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Senza ginocchiera da lavoro ma con l’utilizzo del Carrellino System Relax

La vera innovazione non è solo nella protezione, ma nella capacità di prevenire l’insorgenza del dolore, accompagnando il corpo nel suo naturale schema motorio. Non si tratta dunque di un compromesso, ma di una strategia di lavoro più sostenibile che porta vantaggi concreti a breve e lungo termine.

È questo il tipo di ergonomia di cui ha bisogno il lavoro moderno: una che non ostacola, ma favorisce e sostiene.

Prevenzione è protezione

Investire in prevenzione significa prendersi cura del proprio corpo prima che si verifichino danni. In ambito lavorativo, e in particolare nelle professioni manuali, questo concetto assume un valore ancora più profondo: la salute è lo strumento di lavoro più importante. Quando si parla di attività svolte inginocchiati o piegati a terra per ore, la questione non è se arriveranno i disturbi muscolo-scheletrici, ma quando. Se continui ad usare solo una semplicissima ginocchiera da lavoro non risolvi il problema.

Come dimostrato da numerose ricerche e dati pubblicati dall’INAIL, la stragrande maggioranza delle malattie professionali in Italia è legata proprio a posture scorrette e sforzi ripetuti. La buona notizia è che, con le giuste conoscenze e gli strumenti adeguati, è possibile invertire questa tendenza.

L’adozione di soluzioni ergonomiche intelligenti non è solo una questione di benessere personale, ma anche di efficienza e sostenibilità del lavoro nel tempo. Migliorare la postura, alleggerire il carico sulle articolazioni e ridurre lo stress fisico si traduce in meno assenze, maggiore produttività, meno errori e più qualità del lavoro svolto.

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Uno degli strumenti che oggi sta facendo la differenza in molti contesti è il Sistema Relax. Pur non essendo una semplice ginocchiera da lavoro, questo dispositivo rappresenta una delle risposte più efficaci al problema delle posture estreme e del sovraccarico articolare. Pensato per accompagnare e sostenere il corpo in modo fisiologico, il Sistema Relax sta già contribuendo concretamente alla prevenzione in diversi settori manuali.

In conclusione, scegliere un approccio ergonomico non è un lusso né una moda: è una necessità concreta per lavorare meglio e più a lungo. La prevenzione, oggi più che mai, è la vera forma di protezione.

La ginocchiera da lavoro sono davvero sufficienti per proteggere le ginocchia?

No. Le ginocchiere tradizionali proteggono da abrasioni e urti, ma non impediscono il sovraccarico articolare né migliorano la postura. Per un’efficace prevenzione, è necessario un supporto ergonomico che agisca sull’intero assetto del corpo.

Chi è maggiormente a rischio di sviluppare patologie da lavoro inginocchiato?

Professionisti come piastrellisti, meccanici, elettricisti, installatori, idraulici e operatori della logistica sono i più esposti. Questi lavoratori mantengono per ore posizioni scomode e ripetitive, spesso senza il supporto adeguato.

Quali sono le patologie più comuni associate a questo tipo di lavoro?

Le più frequenti sono: gonartrosiborsititendinitiernie del disco e dolori lombari. Tutte patologie che si sviluppano a causa di posture scorrette e prolungate. Nemmeno la ginocchiera da lavoro risolve il problema.

Esistono soluzioni concrete per prevenire questi disturbi?

Sì. L’adozione di dispositivi ergonomici evoluti, progettati per distribuire il peso corporeo, sostenere le ginocchia e migliorare la postura, è uno degli strumenti più efficaci di prevenzione.

Cos’è il Sistema Relax e come funziona?

Il Sistema Relax è un dispositivo che fornisce supporto ergonomico a ginocchia, glutei e schiena, facilitando il lavoro a terra in posizione corretta. Non è una semplice ginocchiera da lavoro, ma un ausilio completo per chi lavora in condizioni posturali critiche.

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